Il futuro che ci aspetta

Dall’emergenza si può anche imparare

Mattia Dall’Armellina, Sales Department Laborplast (Busto Arsizio, VA), rigenerazione di PVC rigido, utilizzato nella produzione di compound, per estrusione e stampaggio a iniezione, e di anime per bobine.

Il lockdown imposto per il contenimento dell’epidemia di COVID-19 ha avuto un enorme impatto sul tessuto economico e sociale del nostro Paese.

Come molte imprese in questo periodo, Laborplast ha dovuto fronteggiare importanti cambiamenti al fine di poter continuare la propria attività, assicurando nel contempo la necessaria sicurezza a tutti i propri collaboratori.

Prima degli obblighi derivanti dalle normative nazionali, sono state attivate misure di distanziamento, di formazione sui rischi, di fornitura di DPI, di sanificazione e di messa in sicurezza in tutti i reparti. È stato implementato il ricorso allo smart working per tutte le aree non correlate all’ambito produttivo, ed è stata attivata una polizza di assicurazione sanitaria a supporto dei possibili rischi derivanti dal COVID-19.

«La gestione di questo cambiamento – precisa Mattia Dall’Armellina - non ha comportato solo una risposta passiva agli eventi, ma è stata anche un banco di prova per valutare progetti e investimenti intrapresi nel corso degli anni e un forte stimolo a ideare nuove strategie da applicare in uno scenario fortemente destabilizzato dall’epidemia».

Laborplast ha avuto la possibilità di continuare a lavorare anche grazie alle scelte attuate nel corso degli ultimi anni: a fianco delle anime in PVC per l’imballaggio, che sono state fondamentali per sostenere le produzioni dei settori alimentare e farmaceutico, l’attività di produzione di granuli di PVC rigido e la nuova gamma di semilavorati tecnici, hanno permesso di affrontare questa crisi su diversi fronti.

«Siamo consapevoli - conclude il manager – che le ripercussioni economiche si faranno sicuramente sentire nel corso del 2020, ma la possibilità di affrontare questa fase ci ha permesso di accelerare molti dei progetti in corso e di idearne di nuovi, come la ricerca di nuovi materiali per le nostre anime per l’avvolgimento o il potenziamento dell’impronta green del nostro PVC rigenerato, tramite lo studio del ciclo di vita del prodotto e l’ottenimento di certificazioni ambientali.

Tutti questi nuovi progetti saranno portati avanti anche grazie al nuovo stabilimento, che diventerà operativo a fine 2020, a dimostrazione di come sia necessario puntare sullo sviluppo di nuove strade soprattutto nei periodi più difficili».

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